
“…le colline ti aprono il respiro: sembrano vicine eppure lontane, familiari ma quasi magiche. Il vino è la loro essenza misteriosa…” (Gianni Brera, giornalista pavese)
(Gianni Brera, journalist from Pavia)Benvenuti nel cuore dell’Oltrepò Pavese!
A soli 70 km da Milano, la nostra tenuta si trova in uno dei territori vitivinicoli più autentici d’Italia. Siamo nell’angolo sud della Lombardia, al confine con Piemonte, Emilia-Romagna e Liguria, lungo il 45° parallelo nord — la stessa latitudine di Bordeaux e del Piemonte.
Coltiviamo vitigni autoctoni e internazionali:
- Croatina – il cuore della Bonarda dell’Oltrepò Barbera – fresca, vivace, piena di carattere Pinot Noir – per rossi eleganti e grandi spumanti Cabernet Sauvignon – profondo e strutturato Riesling – aromatico, minerale, vibrante Moscato – dolce, profumato, ideale per i momenti speciali
- Barbera – fresh, lively, and full of personality
- Pinot Noir – elegant reds and sparkling wines start here
- Cabernet Sauvignon – bold and structured, for serious reds
- Riesling – crisp, aromatic, and mineral-rich whites
- Moscato – sweet, fragrant, and perfect for dessert or celebration
Grazie alla varietà di suoli, all’altitudine e ai microclimi favorevoli, questo terroir è perfetto per produrre vini complessi, longevi e naturali.
Una terra ricca di storia e vocazione viticola
L’Oltrepò Pavese è culla della vite da millenni: dagli insediamenti preistorici ai Galli, dai Romani (Strabone e Plinio) ai Longobardi e ai monaci borgognoni. I castelli medievali di Zavattarello, Montecalvo e Cigognola raccontano la sua storia nobile. Oggi è riconosciuto a livello internazionale per Pinot Noir e spumanti di qualità.
Nel 40 a.C., lo storico greco Strabone stava già scrivendo della gente del posto come prolifici produttori di vino, un chiaro segno di quanto fosse profondamente radicata la viticoltura nella regione. Anche Plinio il Vecchio menzionava il fiorente commercio del vino di Clastidium, ora noto come Casteggio.
Durante il Medioevo, l'Oltrepò Pavese divenne un crogiolo di culture e tradizioni. Quando i Longobardi fecero di Pavia la loro capitale, la viticoltura ricevette una grande spinta, grazie in parte alla regina Theodolinda. Nel 614 d.C., concesse terre vicino a Bobbio a un gruppo di monaci della Borgogna, che riportarono in vita la coltivazione della vite dopo il declino che seguì la caduta dell'Impero Romano.
Nel corso dei secoli, la regione passò sotto il dominio di famiglie nobili del nord Italia, che ci hanno lasciato in eredità castelli e tenute storiche - come quelle di Zavattarello, Montecalvo e Cigognola - tutte prove viventi del ricco patrimonio culturale della zona.
Today, L'Oltrepò è riconosciuto a livello internazionale come la più importante regione al mondo per la produzione di Pinot nero e e di spumanti di alta qualità, in una costante crescita del proprio prestigio nella scena globale,.