Bianco al contrario


photo by Alessia Diani

Come lo produciamo

Il Vis Bianco al Contrario é prodotto seguendo la tipica tradizione dei nonni della nostra zona, cioè seguendo una procedura simile a quella dei vini rossi.

Si utilizzano uve bianche autoctone dalle caratteristiche diverse, come si usava fare un tempo: pinot grigio, riesling e malvasia passita, prodotte dai nostri vecchi vigneti molto datati e pochissimo trattati.

Si è scelto di mantenere una bassissima resa a ettaro, inferiore a 15 q.li/ettaro, senza adottare lavorazioni mirate ad alzarla. Anche in questo caso, i trattamenti antiparassitari si limitano a quelli minimi, strettamente indispensabili, rispettando tempi di carenza di circa due mesi.

Le uve vengono raccolte manualmente in vendemmia tardiva e viene effettuata la pigiadiraspatura  anzichè la pressatura, seguita da fermentazione a contatto con le vinacce: al contrario di come si procede di norma con queste varietà di uve.

Si utilizzano vasche in cemento per la pigiatura che assicurano resistenza ai passaggi di calore e una porosità ideale per una lenta e controllata maturazione del vino, nonchè la massima espressione dei profumi e delle proprietà dei vitigni di origine.

La fermentazione -che avviene a temperatura ambiente- prevede l’utilizzo di soli lieviti autoctoni.

L’affinamento dura circa tre anni in bottiglia.

Struttura e unicità

Il Vis Bianco al Contrario si presenta con un colore giallo intenso con riflessi dorati, per effetto della concentrazione di flavonoidi.

Il profumo, tipicamente aromatico, è intenso e fruttato.

Il sapore è fragrante, persistente e armoniosamente complesso.

Abbinamenti

Ottimo per accompagnare risotti, secondi piatti di pesce, funghi e tartufi, ma anche formaggi, dessert e pasticceria in genere.

Temperatura di servizio : 10-12°C.


photo by Alessia Diani

Codici di riciclo: